Nel mondo del marketing siamo abituati a parlare di B2B (business to business) e B2C (business to consumer).
Due sigle che da anni definiscono i modelli di comunicazione e di vendita tra aziende, professionisti e clienti.
Ma oggi, più che mai, c’è un concetto che si fa largo e che — secondo me — rappresenta il presente e il futuro della comunicazione: l’H2H – Human to Human.
👥 Cosa significa davvero H2H
H2H vuol dire semplicemente questo: ricordarsi che dietro ogni azienda, ogni brand, ogni negozio o schermo, ci sono persone.
Persone che prendono decisioni, che si fidano, che si emozionano, che si aspettano autenticità.
E questo vale da entrambi i lati della relazione:
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per chi comunica e vende,
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e per chi ascolta, sceglie, compra o collabora.
Negli ultimi anni la tecnologia ha semplificato molti processi: l’automazione, i chatbot, le mail automatiche, gli analytics.
Ma ha anche reso i rapporti più distanti, più freddi, più impersonali.
Ecco perché oggi il vero valore torna ad essere quello umano: la capacità di creare connessioni vere.
🎯 Non vendiamo più a un pubblico, ma parliamo a persone
Il marketing non è più solo una questione di numeri o strategie.
Non basta più “farsi vedere”, bisogna farsi sentire.
Parlare a un target è diverso dal parlare a una persona.
Il pubblico non vuole solo acquistare un prodotto, vuole riconoscersi in un messaggio, in un valore, in una storia.
Per questo il marketing che funziona oggi non è quello che grida più forte, ma quello che ascolta meglio.
🤝 Il valore della professionalità (umana)
Essere professionali non significa essere freddi o distaccati.
Significa saper unire competenza, empatia e rispetto.
Significa capire le esigenze del cliente, accompagnarlo, spiegargli il “perché” di una scelta, e creare fiducia.
Chi lavora mettendo al centro la persona costruisce relazioni solide, non solo contratti.
E questa è la vera differenza tra un servizio qualunque e un’esperienza che lascia il segno.
🔍 Dati o persone? Entrambi, ma con una priorità chiara
Credo che il marketing del futuro sia nei dati, sì, ma soprattutto nella capacità di leggere le persone.
I dati ci dicono cosa fanno, ma solo le persone ci raccontano perché lo fanno.
Ed è proprio in quel “perché” che nasce la comunicazione autentica, quella che tocca le corde giuste e costruisce fiducia.
✨ Conclusione
Il mondo cambia, le tecnologie evolvono, ma il marketing — quello vero — resta fatto di relazioni, di emozioni e di persone.
Perché il valore umano non passa mai di moda.
📌 Articolo a cura di Tea Peroni Studio Marketing
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